In attesa di una pronta guarigione di tutto il nostro gruppo squadra, abbiamo fatto quattro chiacchiere con il Presidente Pietro Mele che ci ha raccontato il progetto dell’Acqua & Sapone Roma Volley Club partendo dalle radici, dal rapporto decennale con l’amico, nonché Direttore Generale Roberto Mignemi, e del grande lavoro che tutto il gruppo dirigenziale sta facendo per riportare in alto il nome della pallavolo giocata a Roma.
In molti sanno che il progetto Acqua & Sapone RVC nasce dall’unione di realtà pallavolistiche territoriali, ma in pochi ne conoscono la storia nata anni fa fra i banchi di scuola di un liceo romano.
Ebbene sì, i primi capitoli di questo progetto sono stati scritti circa quaranta anni fa, quando io e Roberto Mignemi, attuale DG della squadra, ci siamo ritrovati seduti allo stesso banco al primo anno di liceo. Lui al tempo giocava a pallavolo nella società della Montagnola e, con la sua energia travolgente, gli bastò poco per coinvolgermi: “dai, vieni a giocare con noi”. E così è stato, iniziando ad alimentare reciprocamente la “malattia” per questo bellissimo sport. Io sono poi arrivato fino alla serie B, giocavo come martello, anche se non sembra (ride ndr). Ma sì giocava tutta un’altra pallavolo rispetto a quella di oggi, molto più tecnica e “fiscale”, ma bella allo stesso modo.
A questo duo, si sono aggiunti Fabio Cavaioli, oggi Responsabile Tecnico del settore giovanile RVC, e Gianluca Tarquini, allenatore della B2 femminile. Personalità diverse unite dalla passione per la pallavolo e con un obiettivo, valorizzare il territorio attraverso questo sport e tutte le attività collaterali che lo impreziosiscono ogni giorno.
E poi vi siete ritrovati sotto un unico grande nome e con una nuova sfida da vincere: da Roma e per Roma.
Passano gli anni e la pallavolo sembra essere sempre, per così dire, un argomento “evergreen”. Nel 2010, ho l’opportunità di guidare la società sportiva del Divino Amore e, pensando a qualcuno che potesse spalleggiarmi in questa nuova avventura, non ho potuto fare a meno di pensare a Roberto Mignemi. Il giorno dopo eravamo già al lavoro per impostare il nuovo progetto che è diventato poi Volley Group Roma grazie anche al prezioso contributo di Fabio Cavaioli e Alessandro Toso, entrambi legati alla società di Casal Palocco, e Nicola De Angelis, attuale Direttore Sportivo del giovanile, per quella dell’Olimpia. E ad oggi penso che siamo una delle poche società che sia riuscita a mettere sotto un unico nome tante realtà differenti rendendoci orgogliosi e motivandoci a seguire con sempre più determinazione i nostri obiettivi.
Un palcoscenico difficile quello di Roma
Il fatto che chi è venuto prima di noi non sia riuscito a consolidarsi nella pallavolo di livello assoluto ci motiva ancora di più. Lavorare in un territorio come quello romano, ostico su più fronti, è difficile sebbene sia comunque una delle piazze più belle e importanti su cui affermarsi. Ma conosciamo bene la città, ciò che ha passato, il suo enorme potenziale e la passione di tutte le realtà che lottano per non spostarsi altrove, ed è forse per questo che il progetto assume spesso i tratti di una grande sfida.
E l’accordo con il Volleyrò è stata una chiave in questa prospettiva, per il ruolo che ricopre a livello nazionale come grande vivaio di giovani talenti e come contributo generale al progetto per la pallavolo romana. Il minimo che possiamo fare per la disciplina sportiva più praticata in Italia (per il femminile) e per un territorio che merita di rivivere una pallavolo di vertice.
Una partenza in salita, ma l’esperienza insegna.
I risultati del primo anno hanno forse evidenziato l’inesperienza con cui ci siamo affacciati al mondo della pallavolo di alto livello, ma alla fine dei conti ci ha insegnato molto soprattutto nel capire le dinamiche – non solo economiche e societarie – ma anche mentali della Serie A, che fino ad allora forse non riuscivamo a vedere. Arrivi ad un punto in cui non si tratta più di seguire lo sport del cuore e farti guidare solo dalla passione, diventa una questione di mentalità e sin da subito con Roberto abbiamo capito che andava cambiato qualcosa in quel senso: doveva essere adottata un’ottica professionale. Un’esperienza di cui abbiamo cercato di far tesoro quest’anno con un gruppo squadra di valore che, con un percorso di crescita collettivo, può portare veramente a degli ottimi risultati.
Tanto lavoro di fino e di ricerca. Ed è così che è “uscito fuori” questo terzo anno in serie A
Sì, con Roberto Mignemi e Barbara Rossi, il DS, prima e tutti i dirigenti poi, abbiamo lavorato sul progetto sportivo durante il lockdown di marzo. Luca Cristofani è stato il nome d’inizio nel percorso dell’Acqua & Sapone Roma Volley Club in questo terzo anno, l’anello di congiunzione nella costruzione di un valido gruppo squadra in grado di sostenere il ritmo di una Serie A2, ma anche capace di crescere e ambire alla massima serie. Un allenatore romano di nascita e d’adozione, con un curriculum di tutto rispetto: un’istituzione a livello locale e nazionale. Abbiamo lavorato mettendo insieme giocatrici d’esperienza, giovani talenti del vivaio Volleyrò e alcune conferme della rosa passata. Un gruppo veramente valido che sta dando prova della sua stoffa.
Un gruppo valido dentro e fuori dal campo. Da Presidente, come anche da sportivo, quale crede sia la chiave di svolta per tradurre in vittoria il duro lavoro fatto in palestra?
Personalmente, la mia richiesta non è mai stata quella di vincere il campionato a tutti i costi. Piuttosto, da parte mia c’è sempre stata la richiesta di dare il massimo impegno, dentro e fuori il campo di gioco. E poi, credo che se un qualsiasi atleta riesce anche a divertirsi nel rettangolo di gioco e trovare quella giusta serenità, trova di conseguenza anche il risultato. E in questo avvio di campionato l’abbiamo visto con le nostre ragazze, che nei momenti di bisogno, accanto alle capacità tecniche, ci hanno messo quello sprint in più che ha saputo fare la differenza sul tabellone. Resta naturalmente la regola non scritta dello sport del “si entra in campo per vincere”, ma in molte occasioni conta anche dare il massimo, e accettare, laddove dovesse presentarsi, la superiorità dell’avversario.
E i risultati si stanno vedendo.
Noi siamo contenti del lavoro fatto finora e siamo pronti per affrontare tutto quello che verrà. Le ragazze stanno reagendo bene agli stimoli interni ed esterni e si sono adattate ai nuovi equilibri: le giovani crescono ogni giorno sempre di più anche caratterialmente, potendo contare su una base agonistica che le pone già ad altissimi livelli, coadiuvate dalle capacità e il sostegno delle più esperte che sono riuscite a consolidare il gruppo ancor di più.
Un flusso interrotto, anche se momentaneamente, dall’emergenza sanitaria da covid-19 e da tanti piccoli problemi ancora da risolvere, ma per cui ci sono delle buone basi di partenza.
La pandemia di coronavirus è un ostacolo che ci sta mettendo a dura prova. Prima il brusco arresto al campionato, poi lo stop a marzo. Da quando siamo ripartiti a settembre (con gli allenamenti i primi di luglio) abbiamo la consapevolezza di poter superare anche questa, con lo stesso entusiasmo di sempre.
Serve adottare un comportamento totalmente diverso nei confronti della pallavolo, superare lo svuotamento dei palazzetti e sopperendolo con il potenziamento delle piattaforme digitali, come abbiamo già fatto. I problemi hanno riguardato soprattutto l’utilizzo delle strutture scolastiche e il dispiacere è stato vedere dimezzate le iscrizioni, ma capiamo che la situazione va affrontata per gradi, con tanto impegno e una buona dose di speranza. Ma al problema degli impianti si stanno muovendo anche altri progetti come quello in collaborazione con Fipav e Credito Sportivo per la realizzazione di una nuova “casa”.
Lo sport come base, mezzo e destinazione per valorizzare il palcoscenico di Roma.
Tutto il gruppo dirigenziale lavora con energia a questo progetto: io e Roberto Mignemi, Nicola De Angelis, Fabio Cavaioli, tutti seguendo le rispettive squadre di appartenenza disseminate su tutto il territorio romano e tante altri grandi personalità di valore. Lavoriamo in sinergia e così continueremo, laddove possibile, a collaborare e creare del nuovo per ottenere qualcosa di grande, solido e duraturo nel tempo. Con il prezioso supporto di sponsor come Acqua & Sapone che sin da subito ha iniziato a credere nel progetto e tanti altri nomi fondamentali per l’attività di alto livello.
Agiamo come una grande squadra perché siamo abituati a ragionare in un’ottica “sportiva”. A casa, i miei figli hanno sempre praticato discipline sportive arrivando anche ad alti livelli, e non smetterò mai di trasmettergli l’importanza dello sport, nel campo di gioco come là fuori, nella vita di tutti i giorni. Lo sport è crescita, formazione che ti dà la forma mentis per il percorso di vita: ti insegna la condivisione, a dare e chiedere aiuto quando se ne ha il bisogno, il rispetto delle persone e delle cose. Ed è questo quello che mettiamo in “copertina” quando ci rapportiamo con le altre realtà del territorio, è con questi valori che vogliamo arrivare a creare un tessuto sportivo e locale forte e coeso dove tutti progrediscono e nessuno rimane indietro. Abbiamo iniziato nel 2017 come Volley Group Roma con tante realtà storiche del volley locale, poi nel 2019 siamo diventati Roma Volley Club unendoci in un grande progetto insieme al maschile per rappresentare al meglio tutta la pallavolo romana, e nel 2020 la collaborazione col Volleyrò Casal de Pazzi. La prova che nella Capitale d’Italia esistono realtà importanti che meritano di essere valorizzate.